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La Valle del Belice. Dal terremoto alla ricostruzione urbana

La Valle del Belice, attraversata dal fiume omonimo, è un territorio della Sicilia occidentale compreso tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento. Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968 un violento terremoto devastò tale zona, danneggiando 19 centri abitati e distruggendone totalmente quattro: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago. Si attesero molti anni prima che le città distrutte furono ricostruite, per lo più vicino alle città d’origine e secondo schemi urbanistici distanti dalla tradizione siciliana, ma orientati su modelli anglosassoni.

L’unica a presentare degli elementi innovativi, nel bel mezzo di questo territorio agricolo desolato, fu Gibellina, ricostruita a circa 18 km dal sito originario e caratterizzata dalla presenta di opere d’arte. Sulla Gibellina Vecchia si creò un’opera di land art dall’artista Alberto Burri: un mantello bianco di cemento ha ricoperto la città scomparsa per sempre. Il presente tour attraversa la valle del Belice, territorio disegnato da morbide colline di vigneti ed uliveti, in cui è possibile scorgere ancora oggi i segni del devastante terremoto. L’itinerario conduce fino al Cretto di Alberto Burri, tra i cui viali tortuosi è possibile ripercorrere, come in un labirinto, le vie della Gibellina scomparsa.

Il viaggio continua in macchina attraverso la campagna siciliana immersa nel silenzio. Si raggiungono i ruderi di Poggioreale, cittadina tanto importante nel ‘600 da guadagnarsi questo nome altisonante. Le case in pietra sventrate dal terremoto, si adagiano ancora sul poggio in cui la città fu fondata, come in attesa che qualcuno passi a guardarle.

Gibellina Nuova invece è una città giovane, i cui grandi e desolati spazi sono stati colmati da opere d’arte di artisti quiali Ludovico Quaroni, Alberto Samonà, Vittorio Gregotti, Franco Purini, Laura Thermes, Francesco Venezia e molti altri. Oggi Gibellina, con le sue ampie piazze, con le magnifiche sculture, con il suggestivo Museo delle Trame Mediterranee, si presenta come un museo a cielo aperto.

L’itinerario prosegue fino a Salemi, antica Salam, “luogo di delizie” o Salem “città della pace”, nel cui centro abitato è presente il maestoso castello fondato da Federico II, mentre poco distante sono ancora visibili i ruderi della Chiesa Madre distrutta dal terremoto del ’68, che con le sue colonne spezzate e priva di tetto, crea un’atmosfera sospesa nel tempo.

  • Disponibile anche in Spagnolo
  • Durata 8 ore
  • Prezzo per gruppo da € 355.00

Condizioni

Il prezzo sopra indicato non include il trasporto da e verso la località.
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