Cosa vedere e fare a Ragusa in tre giorni

Cosa vedere e fare a Ragusa in tre giorni

Scritto da: Giuliana 14 Gennaio 2024

Ragusa, città Unesco, è una metà imperdibile in un viaggio in Sicilia: scoprirete un’altra Sicilia, lontana dagli stereotipi e ancora poco conosciuta.

Vi vorrei dare alcuni consigli per visitare Ragusa e dintorni al meglio se avete un weekend o 3 giorni a disposizione da dedicare alla mia città.

Giorno 1

Mattina: da Ragusa Superiore a Ragusa Ibla

Partite da Piazza San Giovanni e dalla Cattedrale della città per scendere fino a Ragusa Ibla, in un trekking urbano che vi permetterà di scoprire i principali monumenti in una maniera insolita e senza troppi turisti. Eh già, senza turisti, perché erroneamente tutti considerano solo Ibla la parte monumentale e patrimonio Unesco ma non è così.  Ragusa ha due centri storici costruiti entrambi dopo il terremoto del 1693 in stile tardo-barocco.

Nei viaggi in gruppo spesso si visita solo Ibla e anche le guide cartacee spesso non suggeriscono di inziare da Ragusa Superiore. Ma vi assicuro che tutti gli ospiti che abbiamo avuto hanno considerato questa passeggiata affascinante e per niente stancante. Vi ci vorranno circa tre o quattro ore in base alle pause che farete e alle chiese e monumenti dove deciderete di entrare. 

Anche a Ragusa Superiore, così, potrete ritrovare la magnificenza di facciate decorate con mascheroni in pietra scolpiti da abili scalpellini. Non perdete il Palazzo Zacco in via San Vito, Palazzo Bertini in corso Italia e il balcone cosiddetto “del Saraceno” in via XXIV Maggio prima di arrivare alla chiesa di Santa Maria delle Scale, i cui interni nascondono tra le più belle meraviglie dell’architettura gotico-catalana in Sicilia sud-orientale.

 palazzo zacco ragusaPalazzo Zacco Ragusa Superiore

 itria copy copySanta Maria dell'Itria

Ma non solo: perdendovi tra le stradine potrete ammirare anche le nostre “fiuredde”, l’edicole votive anch’esse finemente intagliate nella pietra, spie di una forte devozione popolare e di quartiere. Ammirate, ad esempio, l’edicola del colera sempre in via XXVI Maggio che i fedeli dedicarono alla Vergine del Rosario per ringraziarla della fine del colera nel 1837.

Scendendo le scale (ce ne sono diverse e vi invito a perdervi un po’), la cupoletta ricoperta di maioliche blu della chiesa di Santa Maria dell’Itria vi darà il benvenuto a Ragusa Ibla e al suo quartiere degli “Archi”.

Perdetevi anche qui ed esplorate i diversi vicoli che riprendono l’impianto medievale. Tranquilli: non potete perdervi! La maestosa cupola del duomo di San Giorgio farà da guida per arrivare fino alla piazza principale dove svetta il gioiello tardo-barocco della città, che porta la firma dell’Architetto Rosario Gagliardi. È proprio lui l’architetto a cui si devono le realizzazioni più significative del Val di Noto e che fu maestro per altri architetti e capomastri impegnati alacremente durante la ricostruzione.

 sangiorgio edited copySan Giorgio a Ragusa Ibla

 giardini iblei copyGiardini Iblei

Prima di rilassarvi in una panchina dei Giardini Iblei e ammirare la bellissima vista sulla vallata dell’Irminio, fate uno stop alla Salumeria Barocco: potete accomodarvi e degustare un tagliere di salumi e formaggi della zona accompagnati dal un bicchiere di vino locale. Ci penserà Tina a spiegarvi nel dettaglio l’origine delle specialità che state degustando, dai pecorini dell’agrigentino al caciocavallo ragusano DOP ai salumi di asino ragusano. L’alternativa è farsi preparare un ottimo panino e degustarlo ai giardini.

Se preferite un ristorante, prendete un bus o un taxi per ritornare su a Ragusa Superiore e provate l’Osteria del Lupo in Piazza Cappuccini. La regola è non chiedere di leggere il menù: sarà Giuseppe ad aiutarvi nella scelta dei suoi primi piatti a base di verdure selvatiche di stagione e pesco fresco di giornata. Chiamate per riservare un tavolo: i Ragusani amano questo locale e fanno spesso una pausa pranzo lì.

... e pomeriggio: trekking a Cava Misericordia o Cava Celone

 Se siete amanti della natura nel pomeriggio, potete indossare scarpe da trekking e percorrere una delle nostre “cave”, le vallate che circondano le nostre città, scavate nel calcare dei Monti Iblei. Si trasformeranno in trekking archeologici visto anche le tracce del passato diffuse ovunque. Potete scegliere tra la Cava Misericordia o Cava Celone.

misericordia ragusa trekking tourCava Misericordia

Se invece preferite il mare, vi basterà terminare la giornata con una passegiata a Marina di Ragusa o in un altro dei paesini che si affacciano sulla costa per godervi un bel tramonto. 

Giorno 2: Tour enogastronomico

Non può mancare un tocco di enogastronomia. Qui i prodotti DOP non mancano e potete iniziare con la visita di un caseificio, dove fare una colazione davvero tipica a base di ricotta calda e pane appena sfornato. Non perdetevi poi una visita a un frantoio nella zona di Chiaramonte Gulfi, per scoprire i segreti dell’olio DOP Monti Iblei e imparare come si fa una degustazione tecnica di olio al pari del vino. E a proposito di vino, non vi resta che prenotare la visita ad una cantina di Cerasuolo di Vittoria DOCG, per apprezzare tutte le sfumature di questo rosso.

Se non volete pensare a niente, potete decidere di affidarvi a uno dei nostri esperti di enogastronomia e prenotare il nostro tour i sentieri del gusto iblei.

E se ritrovaste tutti questi prodotti serviti a cena in maniera rivisitata da uno chef stellato? Beh! a Ragusa non avrete che scegliere tra Ciccio Sultano (Il Duomo) e Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino). 

 

 sicilian ricotta making ed

 olive oil tasting Ragusa

 private wine tour from ragusa

Giorno 3: Modica (Unesco) e Scicli (Unesco)

Che siate stati più colpiti dal Barocco o dal cibo non importa. Sia Modica che Scicli vi accontenteranno. Potete visitarle entrambe in una mezza giornata per poi lasciare libero il pomeriggio e fare una passeggiata in uno dei borghi marinari come Donnalucata, Marina di Ragusa oppure Punta Secca se siete dei fans del Commissario Montalbano e volete vedere il mare che lui scruta dalla sua terrazza bevendo un caffè o bicchiere di vino. Se invece volete visitare i due gioielli barocchi in maniera più approfondita, vi servirà un’intera giornata.

Iniziate da Modica.  Se non avete tanta voglia di camminare potete scegliere un percorso breve: parcheggiate nei dintorni della fermata degli autobus di linea (corso Umberto I, 470) e da lì salite la strada dietro il Barycentro. Questa breve salita vi porterà proprio davanti alla superba facciata della chiesa madre di San Giorgio di Modica e da qui potete scendere fino al corso principale perdendovi tra i vicoli.  Cose da non perdere? Sicuramente la chiesetta di San Nicolò Inferiore (per approfondire puoi leggere questo nostro articolo).

Se siete invece degli atleti e non c’è troppo caldo potete affrontare anche qui un trekking urbano che dal Belvedere di San Benedetto vi porterà giù fino al corso per poi risalire fino a Modica Alta, che resta la metà meno turistica e con una vista spettacolare.

Modica è anche il giusto posto per mangiare in posti con cucina davvero tradizionale: non vi resta che scegliere tra la trattoria a conduzione familiare Mangiare di casa. Ricotta&co (Corso Umberto I, 261) o la meno conosciuta Trattoria Il Girasole (Str. Mercè, 63): non perdetevi le “scacce” al pomodoro e i “lolli che favi”. Se avete invece concluso il vostro percorso a Modica Alta andate Da Fabio.

Per il dolce fate un salto invece in qualche negozio di cioccolata di Modica o in qualche bar dovete potrete degustare insieme al caffè i diversi gusti del famoso cioccolato o i celebri “mpanatigghi”: la prova da superare è però chiedere qual è l’ingrediente nascosto.

 

 modicaVista panoramica di Modica

 Il pomeriggio dedicatelo a Scicli. Il centro storico è sicuramente affascinante ed è percorribile facilmente a piedi. Quello che vi consiglio e però di avventurarvi a piedi fino a San Matteo perché la vista al tramonto è imperdibile. Oppure potete raggiungere in auto il Convento della Croce e anche qui godere di una vista eccezionale sull’intera città e una panoramica complessiva sulle grotte di Chiafura, che restarono immortalate dalle parole e immagini di autori come Pasolini e Carlo Levi. Si tratta di abitazioni rupestri che furono frequentate fino al secondo dopoguerra e che, al pari di Matera, suscitarono l’interesse e spinsero alla denuncia molti intellettuali dell’epoca.

Controllate bene gli orari che sono variabili con le stagioni.

scicliVista panoramica di Chiafura a Scicli

Non vi resta che inserire Ragusa tra le vostre mete in Sicilia! Scriveteci per altre informazioni su cosa visitare a Ragusa, Modica e Scicli in base ai vostri interesse. Troveremo il giusto itinerario per voi!